martedì 10 aprile 2012

Fibromialgia

Ti è mai capitato di accusare dolore costante o stanchezza senza particolare ragione? La fibromialgia, detta anche ­sindrome fibromialgica, provoca un senso di affaticamento costante e dolore cronico. Di questa patologia è affetto in larga parte il sesso femminile in età adulta, che non rendendosi conto di avere la fibromialgia, si sente a disagio in varie situazioni.

La fibromialgia non va confusa con la sindrome di Sindrome di Sjögren, provocata da un basso numero di anticorpi nucleari.
Visto che la fibromialgia può aggravarsi nella sindrome del colon irritabile, è importante effettuare una corretta diagnosi e relativa cura della fibromialgia.

Soffro di fibromialgia? Scopri i sintomi della fibromialgia
Sei particolarmente sensibile al freddo o al caldo soprattutto durante il cambio stagione? Hai difficoltà a riposare? Hai dolori muscolari e alle articolazioni?
Se hai risposto di sì a più di una domanda, forse si tratta di fibromialgia. I medici stessi non hanno ancora individuato un metodo scientifico per diagnosticare la fibromialgia in quanto dai comuni esami del sangue non risulta.
Tutto si basa sull’anamnesi ossia da una presa di coscienza del proprio stato di salute. Eppure esiste un metodo per accertare l’esistenza della Sindrome fibromialgica: effettuare la digitopressione sui 18 tender points. Se almeno 11 dei tender points risultano doloranti, allora si può iniziare a sospettare di soffrire di fibromialgia.

È possibile curare la fibromialgia?
La fibromialgia è dovuta a vari fattori. Uno di questi è la scorretta comunicazione fra le cellule del sistema nervoso, l’altro è una iperattività neurovegetativa. Ecco perché avvertiamo esagerate sensazioni di dolore o percepiamo il dolore laddove niente dovrebbe provocarlo. I casi in cui proviamo un dolore esagerato, potrebbero essere in occorrenza del cambiamento delle condizioni climatiche, degli ormoni nel periodo premestruale o di tiroidite, o ancora fattori psicologici che alterano il nostro umore.

Dopo aver individuato la fibromialgia si possono seguire vari tipi di terapie per alleviare i dolori.
Per alleviare i dolori muscolari bisogna fare attività fisica, in particolar modo stretching, TENS e termoterapie. Per far rilassare i muscoli, si può intervenire assumendo farmaci miorilassanti.
Anche le terapie psicologiche e l’adozione di antidepressivi possono aiutare chi presenta depressione e ansia. 

giovedì 22 marzo 2012

Diabete

Il diabete è classificato come un disturbo del metabolismo. Il metabolismo si riferisce al modo in cui il nostro corpo usa il cibo digerito per ricavarne energia e per favorire la crescita. La maggior parte di ciò che mangiamo produce glucosio. Il glucosio è una forma di zucchero presente nel sangue ed è la principale fonte di carburante per il nostro organismo. 

Quando il cibo viene digerito il glucosio si fa strada nel nostro flusso sanguigno. Le nostre cellule usano il glucosio per produrre energia e crescere. Tuttavia il glucosio non può entrare nelle cellule senza che vi sia la presenza dell’insulina, che rende possibile il passaggio al loro interno. L'insulina è un ormone che viene prodotto dal pancreas. Dopo aver mangiato, il pancreas rilascia automaticamente una quantità adeguata di insulina per veicolare il glucosio presente nel nostro sangue fino alle cellule, il fine è quello di abbassare il livello di zucchero nel sangue. 

Il diabete è una condizione in cui la quantità di glucosio nel sangue è troppo elevata (iperglicemia). Questo perché il corpo non produce abbastanza insulina, o essa è difettosa  o le cellule non rispondono correttamente all'insulina che il pancreas produce. Il risultato è l’eccesso di glucosio nel sangue. Questo eccesso di glucosio nel sangue viene eliminato dal corpo mediante le urine.

I sintomi  del diabete sono tutti correlati ad una elevata presenza di zucchero nel sangue. Nel tipo I (insulino-dipendente / ad esordio precoce), il diabete è causato dal fatto che il corpo non produce abbastanza insulina per regolare correttamente lo zucchero nel sangue. Il tipo II (non insulino-dipendente / insorgenza da adulto) il diabete è causato dall’incapacità del corpo di utilizzare l’insulina. I sintomi includono:

Sete eccessiva: uno dei primi sintomi del diabete è spesso l’eccessiva sete che non è correlata all'attività fisica, al caldo o ad una malattia, ma al fatto che il corpo non riesce a trattenere i liquidi in seguito all’eccesso di zuccheri nel sangue.

Fame eccessiva. Si avverte molta fame, indipendentemente da quanto si mangi, a causa del fatto che le cellule non riescono a utilizzare lo zucchero presente nel sangue.

Minzione frequente,  soprattutto durante la notte.

Fatica. La stanchezza e la fatica sono i sintomi più comuni del diabete.

Perdita di peso improvvisa

Visione sfocata. La visione offuscata può comparire a causa del fatto che il diabete può portare alla degenerazione maculare e alla cecità finale.

Intorpidimento e/o formicolio alle mani e ai piedi che si verificano a causa di una neuropatia periferica.

mercoledì 21 marzo 2012

Cefalea

La cefalea, definita più comunemente mal di testa, è tra le sindromi dolorose la più comune. In modo più specifico possiamo definire la cefalea come un senso di dolore al capo accompagnato da un conseguente perturbamento del benessere generale. Il più delle volte la cefalea è una banale conseguenza di una giornata di lavoro particolarmente pesante o di uno scoppio d'ira represso. Ma non è sempre così.

Innanzitutto, per classificare in modo corretto il disturbo occorre distinguere la cefalea primaria dalla cefalea secondaria.
Sotto la definizione di cefalea primaria rientrano i seguenti disturbi: l'emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo. L'emicrania è la forma più diffusa della cefalea primaria. Si manifesta come un dolore pulsante che interessa la zona della fronte e delle tempie, mentre a  scatenarla contribuiscono le cause più diverse: stress, variazioni ormonali dovute al ciclo mestruale, livelli di zuccheri ematici piuttosto bassi. La cefalea di tipo tensivo, invece, è un dolore continuo, di intensità lieve o moderata, che interessa tutto il capo (il classico cerchio alla testa). Anche in questo caso gioca la sua parte lo stress, fattore determinante nella sua comparsa, insieme all'ansia. Per cefalea a grappolo, infine, si intende la cefalea che riguarda un solo lato della testa, colpito con attacchi molto intensi e di tipo ciclico. Le singole crisi si possono ripetere più volte nell'arco della stessa giornata, e si possono ripresentare per settimane, mesi oppure anni (nel caso sia cronica). La causa della cefalea a grappolo è essenzialmente legata ad un cattivo funzionamento dell'ipotalamo, ma fanno la loro parte anche squilibri ormonali o dei neurotrasmettitori.

La cefalea secondaria è solitamente il sintomo di qualche altro disturbo. Appartengono a questa seconda categoria:

-       la cefalea oculare, causata più frequentemente da glaucoma;
-       la cefalea da trauma cranico, attribuita a un incidente stradale, una caduta accidentale. Si manifesta al momento del trauma per protrarsi nei giorni seguenti;
-   la cefalea da ipertensione arteriosa, quando il regime pressorio rilevato si assesta al disopra dei 95 mmHg per la pressione diastolica e al disopra dei 160 mmHg per quella sistolica;
-   la cefalea da rinosinusite, che evidenzia la patologia di infiammazione acuta dei seni nasali e paranasali;
-   la cefalea da ipoglicemia, che si può verificare nei pazienti diabetici, ma anche nelle condizioni di alcolismo o malattie infettive.

giovedì 1 marzo 2012

Tumore al polmone

Il tumore o cancro al polmone è uno dei tumori più diffusi. Il cancro al polmone è causato dalla crescita eccessiva di cellule maligne in questo organo. Se non diagnosticato precocemente può spostarsi ad altri organi e causare la morte.

La causa più comune di un tumore al polmone è generalmente il fumo del tabacco di sigarette o sigari. Smettere di fumare riduce significativamente il rischio di contrarre anche altre malattie legate al tabacco, come malattie cardiache, enfisema e bronchite cronica. Il cancro al polmone può essere anche causato da  intossicazione da radon. Il radon è un gas radioattivo presente nelle rocce e nel suolo della terra, formato dal decadimento del radio naturale. Essendo invisibile e inodore, l'unico modo per determinare se si è esposti al gas è misurarne i livelli. Le persone più a rischio sono i minatori che hanno inalato minerali radioattivi come uranio, arsenico, cloruro di vinile, nichel, derivati del carbone. La predisposizione genetica è un'altra causa del cancro al polmone.
Anche persone con un eccesso o carenza di vitamina A hanno più probabilità di contrarre il cancro.

Le persone che soffrono di cancro al polmone presentano sintomi come: tosse o dolori al petto, presenza di un fischio mentre si respira, mancanza di respiro, tosse con presenza di sangue, raucedine o gonfiore del viso e del collo, sensazione di affanno. La diagnosi del cancro al polmone viene effettuata con una biopsia del tessuto polmonare. Il dottore s’informerà sulla storia clinica del paziente. Si effettuerà risonanza magnetica, studi radiologici come i raggi X e ulteriori esami per escludere che il tumore si sia sparso anche in altre parti del corpo. La tomografia computerizzata fornirà informazioni più accurate su dimensione, forma e posizione del tumore. La cura del tumore al polmone include solitamente un intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia.

Psoriasi

Che cos’è?

E’ una malattia cronica della pelle, caratterizzata da chiazze rosse ricoperte da squame cornee. Le lesioni possono interessare tutta la pelle, ma prediligono i gomiti,le ginocchia, il cuoio capelluto. In certi casi le lesioni cutanee sono associate ad artropatia infiammatoria che interessa in prevalenza le piccole articolazioni.
La situazione della psoriasi migliora con il caldo e soprattutto con l’esposizione al sole, mentre, peggiora nei mesi freddi invernali.

Sono state identificate vari tipi di psoriasi: la psoriasi palmo plantare, che colpisce le mani o la pianta del piede; la psoriasi inversa, colpisce le ascelle, l’ombelico e le natiche; la psoriasi ungueale, che caratterizza le unghie delle mani; la psoriasi pustolosa, caratterizzata da una pustola di colore giallastro; la psoriasi guttata, caratterizzata da piccole lesioni squamose e colpisce nell’età giovanile; la psoriasi artropatia, che colpisce la pelle e le articolazioni, accompagnata da infezioni.

Le cause?

La psoriasi si ritiene sia dovuta a un’alterazione dei meccanismi dell’immunità cellulare. Essa può essere di predisposizione genetica. Si ritiene che, in certi casi, possano agire da fattori scatenanti i traumi superficiali, le malattie infettive, l’uso prolungato di alcuni farmaci, oppure le situazioni stressanti.

Sintomi

La psoriasi è una delle dermatosi più diffuse e colpisce tutte le età, anche se con frequenza maggiore tra i 20 e i 40 anni. Essa si presenta sotto vari aspetti: come una chiazza larga e spessa di pelle in rilievo, come una lieve squamatura oppure come una protuberanza appiattita.

Come si cura?

E’ possibile far scomparire le chiazze, ma queste tendono a ricomparire frequentemente. Per le psoriasi molto diffuse, vi sono moderni farmaci efficaci . La terapia varia da caso a caso a seconda della estensione e gravità delle lesioni. Attualmente vi sono farmaci, per uso orale, che in alta percentuale di casi gravi riescono a dominare la dermatosi: sono impiegati i retinoidi, gli antimetabolici, la foto chemioterapia ( trattamento molto efficace che unisce l’esposizione ai raggi ultravioletti all’assunzione orale di farmaci foto sensibilizzanti).

mercoledì 22 febbraio 2012

Dermatite

Che cos’è?

Per dermatite si intende una patologia che riguarda la pelle. Essa è un’infiammazione dello strato più profondo della pelle, il derma, posto sotto l’epidermide. La dermatite consiste in una reazione immunitaria infiammatoria della pelle, e si manifesta come un'irritazione. L’insorgenza di essa è dovuta a molteplici cause che possono avere origine esogena o endogena. Si manifesta con lesioni infiammatorie della pelle a carattere vescicoloso e pruriginoso (pustole, desquamazioni,vescicole,papule), che danno vita a un eczema.

Le cause?

La dermatite può essere da contatto allergico, da contatto irritante o di natura microbica. Le prime sono spesso dermatopatie professionali, causate da una esposizione continua agli agenti manipolati nell’attività lavorativa. Esistono due forme di dermatite: esogena ( come reazioni allergiche, Neurodermite o Dermatite atopica) ed endogena (come reazioni autoimmunitarie, Psoriasi).

Sintomi e diagnosi

Spesso la dermatite si acutizza in situazioni di stress. Si pensa, infatti, che gli ormoni dello stress stimolino ulteriormente la risposta immunitaria all’irritazione. L’insorgere della dermatite si presenta con uno stato di arrossamento localizzato accompagnato da prurito al quale segue un’alterazione della pelle che si manifesta con varie forme di eruzione cutanee che danno origine a un eczema.

E’ fondamentale non applicare nessun tipo di medicamento sulla lesione prima della visita medica. Questo, infatti, potrebbe portare a una diagnosi sbagliata da parte del medico. Occorre che il medico possa osservare la pelle della zona colpita per come si presenta naturalmente.

Come si cura? Con trattamento locale ( che si fonda sull’impiego di pomate, antistaminiche o cortisoniche) e terapia antistaminica per via generale; in determinati casi, anche mediante opportuna misure dietetiche, basate sui risultati di test allergologici. Con la comparsa dei primi sintomi è bene rivolgersi al medico di famiglia che in base alla gravità della dermatite, se lo ritiene necessario, richiederà l’intervento del dermatologo per approfondire la diagnosi e la terapia.

Cataratta

La cataratta è una malattia dell’occhio che causa l’opacità del cristallino, che normalmente è chiaro e trasparente, ma con la cataratta diventa offuscato e causa una visione fumosa e annebbiata degli oggetti. Alcuni sintomi comuni della cataratta includono: visione offuscata ma non dolorosa, maggiore sensibilità alla luce; frequenti cambiamenti nella classificazione degli occhiali, visione doppia in un occhio, bisogno di una luce più brillante quando si legge, scarsa visione notturna, visione dei colori sbiadita o ingiallita. La cataratta non curata porta solitamente alla cecità.

Le cause della cataratta sono legate per lo più all'invecchiamento dell'occhio. Alcune altre cause di cataratta sono: ereditarietà, problemi di salute come il diabete, lesioni agli occhi, farmaci come gli steroidi, esposizione prolungata al sole senza protezione, precedente intervento chirurgico agli occhi. La cataratta viene diagnosticata mediante un esame ravvicinato degli occhi eseguito dall’oculista. La velocità con cui si sviluppa una cataratta dipende dal singolo individuo e può variare anche da un occhio all’altro. In genere la cataratta associata all'età progredisce gradualmente nell'arco di diversi anni.

Il trattamento della cataratta richiede un operazione chirurgica atta a rimuovere il problema. Tuttavia, se i sintomi di una cataratta sono lievi è possibile che si possa semplicemente effettuare un cambiamento di lenti, il che vi permetterà di vederci chiaramente. Non esistono farmaci, integratori alimentari, esercizi o strumenti ottici che si siano rivelati utili per prevenire o curare la cataratta. La protezione dalla luce solare eccessiva può aiutare a prevenire o rallentare il progredirsi della cataratta. Gli occhiali da sole che filtrano i raggi ultravioletti assicurano un utile protezione per l’occhio.

In base alla gravità dei sintomi il paziente e l’oculista decideranno insieme quale sia il momento più opportuno per ricorrere alla chirurgia. L’intervento chirurgico per rimuovere la cataratta è di solito eseguito in anestesia locale senza ricovero. Durante l'intervento chirurgico si rimuove il cristallino offuscato dall'occhio e si provvede all’impianto di una lente intraoculare permanente.
Dopo l’operazione è necessario applicare un collirio regolarmente.