giovedì 22 marzo 2012

Diabete

Il diabete è classificato come un disturbo del metabolismo. Il metabolismo si riferisce al modo in cui il nostro corpo usa il cibo digerito per ricavarne energia e per favorire la crescita. La maggior parte di ciò che mangiamo produce glucosio. Il glucosio è una forma di zucchero presente nel sangue ed è la principale fonte di carburante per il nostro organismo. 

Quando il cibo viene digerito il glucosio si fa strada nel nostro flusso sanguigno. Le nostre cellule usano il glucosio per produrre energia e crescere. Tuttavia il glucosio non può entrare nelle cellule senza che vi sia la presenza dell’insulina, che rende possibile il passaggio al loro interno. L'insulina è un ormone che viene prodotto dal pancreas. Dopo aver mangiato, il pancreas rilascia automaticamente una quantità adeguata di insulina per veicolare il glucosio presente nel nostro sangue fino alle cellule, il fine è quello di abbassare il livello di zucchero nel sangue. 

Il diabete è una condizione in cui la quantità di glucosio nel sangue è troppo elevata (iperglicemia). Questo perché il corpo non produce abbastanza insulina, o essa è difettosa  o le cellule non rispondono correttamente all'insulina che il pancreas produce. Il risultato è l’eccesso di glucosio nel sangue. Questo eccesso di glucosio nel sangue viene eliminato dal corpo mediante le urine.

I sintomi  del diabete sono tutti correlati ad una elevata presenza di zucchero nel sangue. Nel tipo I (insulino-dipendente / ad esordio precoce), il diabete è causato dal fatto che il corpo non produce abbastanza insulina per regolare correttamente lo zucchero nel sangue. Il tipo II (non insulino-dipendente / insorgenza da adulto) il diabete è causato dall’incapacità del corpo di utilizzare l’insulina. I sintomi includono:

Sete eccessiva: uno dei primi sintomi del diabete è spesso l’eccessiva sete che non è correlata all'attività fisica, al caldo o ad una malattia, ma al fatto che il corpo non riesce a trattenere i liquidi in seguito all’eccesso di zuccheri nel sangue.

Fame eccessiva. Si avverte molta fame, indipendentemente da quanto si mangi, a causa del fatto che le cellule non riescono a utilizzare lo zucchero presente nel sangue.

Minzione frequente,  soprattutto durante la notte.

Fatica. La stanchezza e la fatica sono i sintomi più comuni del diabete.

Perdita di peso improvvisa

Visione sfocata. La visione offuscata può comparire a causa del fatto che il diabete può portare alla degenerazione maculare e alla cecità finale.

Intorpidimento e/o formicolio alle mani e ai piedi che si verificano a causa di una neuropatia periferica.

mercoledì 21 marzo 2012

Cefalea

La cefalea, definita più comunemente mal di testa, è tra le sindromi dolorose la più comune. In modo più specifico possiamo definire la cefalea come un senso di dolore al capo accompagnato da un conseguente perturbamento del benessere generale. Il più delle volte la cefalea è una banale conseguenza di una giornata di lavoro particolarmente pesante o di uno scoppio d'ira represso. Ma non è sempre così.

Innanzitutto, per classificare in modo corretto il disturbo occorre distinguere la cefalea primaria dalla cefalea secondaria.
Sotto la definizione di cefalea primaria rientrano i seguenti disturbi: l'emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo. L'emicrania è la forma più diffusa della cefalea primaria. Si manifesta come un dolore pulsante che interessa la zona della fronte e delle tempie, mentre a  scatenarla contribuiscono le cause più diverse: stress, variazioni ormonali dovute al ciclo mestruale, livelli di zuccheri ematici piuttosto bassi. La cefalea di tipo tensivo, invece, è un dolore continuo, di intensità lieve o moderata, che interessa tutto il capo (il classico cerchio alla testa). Anche in questo caso gioca la sua parte lo stress, fattore determinante nella sua comparsa, insieme all'ansia. Per cefalea a grappolo, infine, si intende la cefalea che riguarda un solo lato della testa, colpito con attacchi molto intensi e di tipo ciclico. Le singole crisi si possono ripetere più volte nell'arco della stessa giornata, e si possono ripresentare per settimane, mesi oppure anni (nel caso sia cronica). La causa della cefalea a grappolo è essenzialmente legata ad un cattivo funzionamento dell'ipotalamo, ma fanno la loro parte anche squilibri ormonali o dei neurotrasmettitori.

La cefalea secondaria è solitamente il sintomo di qualche altro disturbo. Appartengono a questa seconda categoria:

-       la cefalea oculare, causata più frequentemente da glaucoma;
-       la cefalea da trauma cranico, attribuita a un incidente stradale, una caduta accidentale. Si manifesta al momento del trauma per protrarsi nei giorni seguenti;
-   la cefalea da ipertensione arteriosa, quando il regime pressorio rilevato si assesta al disopra dei 95 mmHg per la pressione diastolica e al disopra dei 160 mmHg per quella sistolica;
-   la cefalea da rinosinusite, che evidenzia la patologia di infiammazione acuta dei seni nasali e paranasali;
-   la cefalea da ipoglicemia, che si può verificare nei pazienti diabetici, ma anche nelle condizioni di alcolismo o malattie infettive.

giovedì 1 marzo 2012

Tumore al polmone

Il tumore o cancro al polmone è uno dei tumori più diffusi. Il cancro al polmone è causato dalla crescita eccessiva di cellule maligne in questo organo. Se non diagnosticato precocemente può spostarsi ad altri organi e causare la morte.

La causa più comune di un tumore al polmone è generalmente il fumo del tabacco di sigarette o sigari. Smettere di fumare riduce significativamente il rischio di contrarre anche altre malattie legate al tabacco, come malattie cardiache, enfisema e bronchite cronica. Il cancro al polmone può essere anche causato da  intossicazione da radon. Il radon è un gas radioattivo presente nelle rocce e nel suolo della terra, formato dal decadimento del radio naturale. Essendo invisibile e inodore, l'unico modo per determinare se si è esposti al gas è misurarne i livelli. Le persone più a rischio sono i minatori che hanno inalato minerali radioattivi come uranio, arsenico, cloruro di vinile, nichel, derivati del carbone. La predisposizione genetica è un'altra causa del cancro al polmone.
Anche persone con un eccesso o carenza di vitamina A hanno più probabilità di contrarre il cancro.

Le persone che soffrono di cancro al polmone presentano sintomi come: tosse o dolori al petto, presenza di un fischio mentre si respira, mancanza di respiro, tosse con presenza di sangue, raucedine o gonfiore del viso e del collo, sensazione di affanno. La diagnosi del cancro al polmone viene effettuata con una biopsia del tessuto polmonare. Il dottore s’informerà sulla storia clinica del paziente. Si effettuerà risonanza magnetica, studi radiologici come i raggi X e ulteriori esami per escludere che il tumore si sia sparso anche in altre parti del corpo. La tomografia computerizzata fornirà informazioni più accurate su dimensione, forma e posizione del tumore. La cura del tumore al polmone include solitamente un intervento chirurgico, la chemioterapia e la radioterapia.

Psoriasi

Che cos’è?

E’ una malattia cronica della pelle, caratterizzata da chiazze rosse ricoperte da squame cornee. Le lesioni possono interessare tutta la pelle, ma prediligono i gomiti,le ginocchia, il cuoio capelluto. In certi casi le lesioni cutanee sono associate ad artropatia infiammatoria che interessa in prevalenza le piccole articolazioni.
La situazione della psoriasi migliora con il caldo e soprattutto con l’esposizione al sole, mentre, peggiora nei mesi freddi invernali.

Sono state identificate vari tipi di psoriasi: la psoriasi palmo plantare, che colpisce le mani o la pianta del piede; la psoriasi inversa, colpisce le ascelle, l’ombelico e le natiche; la psoriasi ungueale, che caratterizza le unghie delle mani; la psoriasi pustolosa, caratterizzata da una pustola di colore giallastro; la psoriasi guttata, caratterizzata da piccole lesioni squamose e colpisce nell’età giovanile; la psoriasi artropatia, che colpisce la pelle e le articolazioni, accompagnata da infezioni.

Le cause?

La psoriasi si ritiene sia dovuta a un’alterazione dei meccanismi dell’immunità cellulare. Essa può essere di predisposizione genetica. Si ritiene che, in certi casi, possano agire da fattori scatenanti i traumi superficiali, le malattie infettive, l’uso prolungato di alcuni farmaci, oppure le situazioni stressanti.

Sintomi

La psoriasi è una delle dermatosi più diffuse e colpisce tutte le età, anche se con frequenza maggiore tra i 20 e i 40 anni. Essa si presenta sotto vari aspetti: come una chiazza larga e spessa di pelle in rilievo, come una lieve squamatura oppure come una protuberanza appiattita.

Come si cura?

E’ possibile far scomparire le chiazze, ma queste tendono a ricomparire frequentemente. Per le psoriasi molto diffuse, vi sono moderni farmaci efficaci . La terapia varia da caso a caso a seconda della estensione e gravità delle lesioni. Attualmente vi sono farmaci, per uso orale, che in alta percentuale di casi gravi riescono a dominare la dermatosi: sono impiegati i retinoidi, gli antimetabolici, la foto chemioterapia ( trattamento molto efficace che unisce l’esposizione ai raggi ultravioletti all’assunzione orale di farmaci foto sensibilizzanti).