mercoledì 18 maggio 2011

Orticaria

L’orticaria è una patologia pruriginosa della pelle e che si manifesta come una forte reazione allergica pruriginosa su alcune determinate parti del corpo. Generalmente si evidenzia con pomfi cutanei gonfi, cioè delle piccole macchie della pelle di colore rossastro, che s’induriscono nella parte centrale delle parti colpite. L’Orticaria prende questo nome dalla pianta Ortica, poiché origina i suoi stessi sintomi urticanti.

Questo disturbo della pelle si manifesta improvvisamente in seguito al contatto con sostanze, cose o anche insetti che hanno scatenato la manifestazione urticante dell'orticaria. La durata massima della manifestazione epidermica è di 3/4 giorni, e si risolve in poco tempo senza l’ausilio di farmaci. Tuttavia il medico per casi gravi e insistenti che perdurano per più giorni può prescrivere degli antistaminici per affievolirne gli effetti.
Le cause che la provocano spesso possono essere contenute anche in alcuni alimenti, che risultano nocivi per alcuni organismi particolarmente sensibili, con durata temporale oppure anche permanente. Le fragole, le uova e alcuni tipi di pesce appartengono a quella forma di alimenti che possono procurala in alcuni soggetti tendenzialmente predisposti.
Di seguito altre cause generano questo disturbo dell’epidermide: farmaci troppo aggressivi che neutralizzano e attaccano le cellule della pelle, così come anche alcuni prodotti di cosmetica, costituiti da alcune sostanze che risultano essere dannose e deleterie per la pelle, creando gli effetti sopra citati. Allo stesso modo anche prodotti chimici e tessuti sintetici, provocano questi stessi effetti. Gli insetti e microrganismi, in alcuni soggetti particolarmente sensibili possono dare origine agli episodi allergici dell’orticaria.
Esiste anche l’orticaria dello sportivo, dovuta al forte sforzo fisico e alla sudorazione, che combinati in un determinato momento originano l’orticaria. Alcuni aspetti psicologici particolarmente stressanti possono essere anche causa di orticaria.
Esistono diversi tipi di orticaria: quella gigante, pigmentata, e accidentale. La prima si manifesta con pomfi particolarmente tumefatti e infettivi, e si trovano localizzati principalmente sul viso e sugli organi genitali, colpendo spesso anche lingua e laringe, e in quest’ultimo caso prende il nome di angioedema, e diventa una forma di orticaria più pericolosa, in quanto può seriamente compromettere il sistema respiratorio.
L’orticaria pigmentata si manifesta invece sul tronco colpendo soprattutto i bambini. Questa può portare delle serie complicazioni, creando tachicardia, mal di testa e dissenteria.
L’orticaria accidentale invece è quella che si manifesta solamente nello specifico punto della pelle in cui è avvenuto il contatto con la sostanza orticante. L’orticaria può avere natura cronica o acuta. Quest’ultima è quella che si manifesta con episodi sporadici e isolati. Invece è cronica, quando può colpire uno stesso soggetto con cicli spesso ripetitivi e periodici.

L’orticaria sparisce spontaneamente in pochi giorni e i suoi effetti hanno una durata di circa 24 ore, solo in alcuni casi gravi sarà compito del medico curante prescrivere dei farmaci specifici per alleviare i sintomi dell’orticaria.

mercoledì 11 maggio 2011

Aids

Aids

L'AIDS o sindrome da immunodeficienza acquisita è una malattia che inibisce pesantemente il sistema immunitario umano. La causa è il virus dell'HIV, il quale attacca specialmente le cellule del sistema immunitario umano.
Nei malati di AIDS la quantità dei linfociti T (cellule del sistema immunitario) è di circa 200, mentre nelle persone sane i livelli dei linfociti va da 500 a 1500.
I sintomi sono spesso molto gravi e includono: infezioni, tumori e malattie debilitanti, con conseguente grave perdita di peso o deperimento. Viene speso colpito il cervello e il sistema nervoso centrale.

Il virus dell'HIV può essere silente per mesi o addirittura per anni (anche decenni) prima di sviluppare qualsiasi sintomo della malattia. Visto che i linfociti vengono progressivamente distrutti o inattivati, altri virus e parassiti si moltiplicano all'interno del corpo e possono causare malattie come: polmonite, tubercolosi, candida, infezioni a gola, bocca o vagina, fuoco di Sant'Antonio, citomegalovirus...

Modalità di contagio

La modalità di trasmissione più comune è il trasferimento delle secrezioni del corpo attraverso il contatto sessuale. Questo si realizza attraverso l'esposizione delle mucose della vagina, del retto, o attraverso ferite della bocca, con liquidi come sperma o secrezioni vaginali contenenti il virus HIV.
Anche il sangue o gli emoderivati possono trasmettere il virus, spesso attraverso la condivisione di siringhe e aghi contaminati. Avviene anche con trasfusioni di sangue infetto.
L'HIV può anche essere trasmesso durante la gravidanza dalla madre al feto.
Anche il latte materno ha alte concentrazioni del virus ed è potenzialmente pericoloso. Invece liquidi come saliva, lacrime, sudore e urina non possono trasmettere il virus.
L'HIV non si trasmette per semplice contatto e nemmeno attraverso la tosse e gli starnuti. La condivisione di un rasoio pone un piccolo rischio in quanto il sangue può essere trasmesso da una persona all'altra se questa presenta piccole ferite. La stessa cosa potrebbe avvenire teoricamente con macchinari per tatuaggi permanenti, piercing del corpo, agopuntura, elettrolisi; ma la probabilità è molto ridotta.

Trattamento

Attualmente non esiste una cura per l'infezione da HIV o l'AIDS, né esiste un vaccino per prevenirlo. Nonostante questo esistono nuovi farmaci atti a rallentare la progressione dell'infezione ripristinando in tal modo la funzione immunitaria del corpo e consentendo a molti individui affetti da HIV di condurre una vita normale.

Vari farmaci anti-HIV (chiamati anche antiretrovirali) sono tutt'ora utilizzati per controllare la riproduzione del virus e rallentare o arrestare la progressione di tutte le altre malattie correlate all'HIV. Quando utilizzati in combinazione, questi farmaci sono detti Highly Active Antiretroviral Therapy (HAART) o Terapia antiretrovirale altamente efficace. HAART combina tre o più farmaci anti-HIV in un regime quotidiano, come un potente "cocktail" terapeutico. Tali farmaci non curano l'infezione da HIV, quindi gli individui che prendono questi farmaci possono comunque trasmettere l'HIV ad altri.

Per la prevenzione dell'HIV ricordiamo i metodi basilari: utilizzo de preservativo durante il rapporto, non condividere aghi infetti o astenersi dal sesso, che sia vaginale, anale o orale. Anche il sesso orale per quanto comporti un rischio più basso, ha una dose di possibilità di trasmissione. Pur essendo la bocca un ambiente inospitale per l'HIV esistono casi documentati di trasmissione orale del virus HIV.
Per quanto riguarda le donne incinta con HIV il modo più sicuro di prevenzione del virus per il nascituro è il taglio cesareo e la sua nutrizione con latte che non provenga dalla madre.

lunedì 2 maggio 2011

Meningite

La meningite è una grave forma d’infiammazione delle meningi, le membrane che ricoprono il sistema centrale nervoso a protezione dell’encefalo e del midollo spinale.

Contagiosa soltanto durante le fasi più acute e nei giorni immediatamente successivi alla manifestazione dei primi sintomi, in genere la malattia si sviluppa quale conseguenza di una diversa infezione batterica, virale o da funghi, a partire da un originario focolaio sorto nell’apparato respiratorio o alle orecchie.
La forma meno grave e più diffusa, da cui si guarisce, in linea di massima, nell’arco di una decina di giorni, ha origine virale e viene definita in gergo meningite asettica.
Meno trascurabili sono le specie di origine batterica, imputabili, in genere, al batterio meningococco - che si trasmette per via respiratoria e che può dar luogo a forme di meningite fulminante con conseguente decesso dopo poche ore dai primi malori - allo pneumococco - causa anche di otiti e polmoniti, ed anch’esso trasmissibile per via respiratoria - o al batterio emofilo, o Hib, maggiormente diffuso tra i bambini di età inferiore ai 5 anni, sebbene dalla fine degli anni ’90 sia previsto un vaccino apposito che ne ha ridotto notevolmente l’incidenza.

I sintomi sono vari e possono essere facilmente confusi con quelli di un comune stato influenzale: febbre alta, mal di testa, irrigidimento del collo, vomito e nausea, sonnolenza ma anche fotofobia convulsioni ed alterazione dello stato di coscienza.
É bene, pertanto, ove si riscontrasse uno stato simile, rivolgersi immediatamente ad un medico o recarsi al più vicino pronto soccorso.
Sono fattori di rischio l’età (i bambini sotto i cinque anni e gli anziani, per le meningiti da pneumococco, sono i più esposti), il fumo, attivo e passivo, e le pregresse infezioni delle vie respiratorie.

Il trattamento consta di una terapia antibiotica accompagnata delle più opportune misure di profilassi per limitare i contatti con soggetti non contagiati, per i casi più gravi. Se trascurata o non risolta può condurre a danni permanenti del sistema neurologico o, addirittura, al decesso.