venerdì 27 gennaio 2012

Autismo

Quando parliamo di autismo intendiamo una serie di complessi disturbi dello sviluppo cerebrale.

Disturbi che provocano una disabilità e influenzano per tutta la vita il modo in cui il soggetto comunica con le altre persone. In termini ancora più generali, l'autismo è dunque una serie di disordini che influenzano il processo in cui una persona dà senso al mondo che la circonda.

Questa malattia si manifesta a varie intensità: alcune persone afflitte da autismo sono in grado di vivere una vita in maniera indipendente, ma altri possono avere difficoltà di apprendimento ed hanno bisogno di accompagnamento. Le persone con autismo soffrono infatti di una diffusa insicurezza negli ambiti della vita sociale e possono manifestare sovra o sotto sensibilità ai suoni, al tatto, ai sapori, agli odori, alla luce e ai colori. I soggetti autistici accusano mancanza di reazioni a stimoli specifici, hanno difficoltà ad esprimersi e non sono spesso in grado di provare sentimenti di gioia e felicità.

Le statistiche a livello globale dicono che ad 1 bambino ogni 110 viene diagnosticata questa malattia. 1,5 milioni di individui ne sono colpiti soltanto negli Stati Unti e le tendenze sono in aumento.

Le cause dell'autismo sono ancora sconosciute: il cervello contiene più di 100 miliardi di neuroni in  diversa connessione fra loro. Nei soggetti autistici questi canali di comunicazione fra cellule sono danneggiati e si deteriorano.

Non esiste una cura per l'autismo, ma intervenire subito e in maniera mirata può consentire agli individui autistici di raggiungere un discreto livello di qualità della vita. L'educazione all'uso del linguaggio e allo sviluppo di forme di comunicazione complementare è in questo senso essenziale.

Asma

Le vie respiratorie sono i canali di trasporto dell'aria dentro e fuori i polmoni. Quando le vie aree sono irritate, i muscoli intorno alle pareti si restringono impedendo la regolare e completa respirazione. Le pareti delle vie aeree che si infiammano cominciano a gonfiarsi e, a causa dell'azione congiunta di muco e catarro, occludono ancor più i canali deputati al passaggio dell'aria.

L'asma è una condizione cronica causata da una varietà di fattori. Come altre malattie di questo tipo va e viene: può passare inosservata per lunghi periodi di tempo e riattivarsi in qualsiasi momento. Si tratta dunque di conoscerne i fattori scatenanti, per prevenirla.

Asma allergica: colpisce bambini e adolescenti (la prima manifestazione avviene di solito al di sotto dei 35 anni). Gli allergeni sono di varia natura: acari, polvere, pollini, solfiti, animali domestici, cibo (carne, pesce, uova e latte).

Asma non allergica (perlopiù irritante): si verifica in adulti di mezza età dopo esercizio fisico, esposizione a basse temperature, o infezioni dell'apparato respiratorio. Provocato da fattori irritanti (fumo, smog, inquinamento, esalazioni da collanti e vernici, reflusso gastroesofageo), fattori emozionali (fatica, stress, paura) e fattori ormonali, come la sindrome premestruale.

I sintomi dell'asma sono attacchi ricorrenti di dispnea (respirazione difettosa) e respiro sibilante, che variano in gravità e frequenza da persona a persona. Possono emergere più volte in un giorno o una settimana con picchi durante l'attività fisica o di notte.

La cura migliore per l'asma è la prevenzione e la conoscenza dei fattori scatenanti. L'asma ha un tasso di mortalità relativamente basso rispetto ad altre malattie croniche, ma i soggetti a rischio devono stare all'erta.

In un episodio di asma, noto anche come attacco d'asma, l'intasamento delle vie respiratorie porta a tosse, affanno, oppressione toracica ed eccessiva produzione di muco, che può essere espulso.

Il trattamento deve essere effettuato a stretto contatto con il medico, perché, se trascurato, porta a danni a lungo termine al sistema respiratorio, con conseguente riduzione delle attività fisiche.

Aneurisma

Un aneurisma è un'anormale dilatazione di una parte di un'arteria, causata dalla debolezza della parete del vaso sanguigno. Le cause degli aneurismi sono diverse: malformazioni artero-venose, fistole e altre alterazioni dei vasi sanguigni. La sintomatologia dell'aneurisma è molto vasta e comprende mal di schiena, mal di testa, dolori al collo, offuscamento della vista o visione doppia, dolore oculare, pupille dilatate, ipersensibilità alla luce (fotofobia), perdita di sensibilità, nausea e vomito. Nella maggior parte dei casi, un aneurisma cerebrale non provoca sintomi e passa inosservato. In rari casi, la rottura dell'aneurisma cerebrale, provoca rilascio del sangue nel cranio e può causare un ictus.

Il rigonfiamento, o sacca, si sviluppa nell'arteria perché la parete del vaso è debole e causa una pericolosissima compressione dei nervi circostanti e del tessuto cerebrale con conseguente paralisi del nervo.

Nelle procedure di embolizzazione, i medici utilizzano l'immagine guida per posizionare piccole bobine di metallo morbido all'interno dell'aneurisma, in modo da bloccare il flusso di sangue e prevenirne la rottura. Allo stesso modo un'altra terapia impiega un liquido a tenuta rapida che previene il rilascio di agenti embolici.

Tra i tipi di aneurisma troviamo quello aortico, che riguarda l'arteria principale del cuore, quello cerebrale, quello alla gamba (aneurisma dell'arteria poplitea) e quello all'intestino (aneurisma dell'arteria mesenterica). In generale queste malformazioni si tendono a formare in corrispondenza dei punti in cui l'arteria si divide o si dirama.

Gli aneurismi sono molto rari nei pazienti sotto i 20 anni di età e più frequenti nei pazienti più anziani. Secondo le statistiche il sessanta per cento delle persone in cui l'aneurisma ha provocato rotture dei vasi sanguigni è destinato a morire entro un anno.