mercoledì 21 marzo 2012

Cefalea

La cefalea, definita più comunemente mal di testa, è tra le sindromi dolorose la più comune. In modo più specifico possiamo definire la cefalea come un senso di dolore al capo accompagnato da un conseguente perturbamento del benessere generale. Il più delle volte la cefalea è una banale conseguenza di una giornata di lavoro particolarmente pesante o di uno scoppio d'ira represso. Ma non è sempre così.

Innanzitutto, per classificare in modo corretto il disturbo occorre distinguere la cefalea primaria dalla cefalea secondaria.
Sotto la definizione di cefalea primaria rientrano i seguenti disturbi: l'emicrania, la cefalea di tipo tensivo, la cefalea a grappolo. L'emicrania è la forma più diffusa della cefalea primaria. Si manifesta come un dolore pulsante che interessa la zona della fronte e delle tempie, mentre a  scatenarla contribuiscono le cause più diverse: stress, variazioni ormonali dovute al ciclo mestruale, livelli di zuccheri ematici piuttosto bassi. La cefalea di tipo tensivo, invece, è un dolore continuo, di intensità lieve o moderata, che interessa tutto il capo (il classico cerchio alla testa). Anche in questo caso gioca la sua parte lo stress, fattore determinante nella sua comparsa, insieme all'ansia. Per cefalea a grappolo, infine, si intende la cefalea che riguarda un solo lato della testa, colpito con attacchi molto intensi e di tipo ciclico. Le singole crisi si possono ripetere più volte nell'arco della stessa giornata, e si possono ripresentare per settimane, mesi oppure anni (nel caso sia cronica). La causa della cefalea a grappolo è essenzialmente legata ad un cattivo funzionamento dell'ipotalamo, ma fanno la loro parte anche squilibri ormonali o dei neurotrasmettitori.

La cefalea secondaria è solitamente il sintomo di qualche altro disturbo. Appartengono a questa seconda categoria:

-       la cefalea oculare, causata più frequentemente da glaucoma;
-       la cefalea da trauma cranico, attribuita a un incidente stradale, una caduta accidentale. Si manifesta al momento del trauma per protrarsi nei giorni seguenti;
-   la cefalea da ipertensione arteriosa, quando il regime pressorio rilevato si assesta al disopra dei 95 mmHg per la pressione diastolica e al disopra dei 160 mmHg per quella sistolica;
-   la cefalea da rinosinusite, che evidenzia la patologia di infiammazione acuta dei seni nasali e paranasali;
-   la cefalea da ipoglicemia, che si può verificare nei pazienti diabetici, ma anche nelle condizioni di alcolismo o malattie infettive.