mercoledì 22 febbraio 2012

Dermatite

Che cos’è?

Per dermatite si intende una patologia che riguarda la pelle. Essa è un’infiammazione dello strato più profondo della pelle, il derma, posto sotto l’epidermide. La dermatite consiste in una reazione immunitaria infiammatoria della pelle, e si manifesta come un'irritazione. L’insorgenza di essa è dovuta a molteplici cause che possono avere origine esogena o endogena. Si manifesta con lesioni infiammatorie della pelle a carattere vescicoloso e pruriginoso (pustole, desquamazioni,vescicole,papule), che danno vita a un eczema.

Le cause?

La dermatite può essere da contatto allergico, da contatto irritante o di natura microbica. Le prime sono spesso dermatopatie professionali, causate da una esposizione continua agli agenti manipolati nell’attività lavorativa. Esistono due forme di dermatite: esogena ( come reazioni allergiche, Neurodermite o Dermatite atopica) ed endogena (come reazioni autoimmunitarie, Psoriasi).

Sintomi e diagnosi

Spesso la dermatite si acutizza in situazioni di stress. Si pensa, infatti, che gli ormoni dello stress stimolino ulteriormente la risposta immunitaria all’irritazione. L’insorgere della dermatite si presenta con uno stato di arrossamento localizzato accompagnato da prurito al quale segue un’alterazione della pelle che si manifesta con varie forme di eruzione cutanee che danno origine a un eczema.

E’ fondamentale non applicare nessun tipo di medicamento sulla lesione prima della visita medica. Questo, infatti, potrebbe portare a una diagnosi sbagliata da parte del medico. Occorre che il medico possa osservare la pelle della zona colpita per come si presenta naturalmente.

Come si cura? Con trattamento locale ( che si fonda sull’impiego di pomate, antistaminiche o cortisoniche) e terapia antistaminica per via generale; in determinati casi, anche mediante opportuna misure dietetiche, basate sui risultati di test allergologici. Con la comparsa dei primi sintomi è bene rivolgersi al medico di famiglia che in base alla gravità della dermatite, se lo ritiene necessario, richiederà l’intervento del dermatologo per approfondire la diagnosi e la terapia.

Cataratta

La cataratta è una malattia dell’occhio che causa l’opacità del cristallino, che normalmente è chiaro e trasparente, ma con la cataratta diventa offuscato e causa una visione fumosa e annebbiata degli oggetti. Alcuni sintomi comuni della cataratta includono: visione offuscata ma non dolorosa, maggiore sensibilità alla luce; frequenti cambiamenti nella classificazione degli occhiali, visione doppia in un occhio, bisogno di una luce più brillante quando si legge, scarsa visione notturna, visione dei colori sbiadita o ingiallita. La cataratta non curata porta solitamente alla cecità.

Le cause della cataratta sono legate per lo più all'invecchiamento dell'occhio. Alcune altre cause di cataratta sono: ereditarietà, problemi di salute come il diabete, lesioni agli occhi, farmaci come gli steroidi, esposizione prolungata al sole senza protezione, precedente intervento chirurgico agli occhi. La cataratta viene diagnosticata mediante un esame ravvicinato degli occhi eseguito dall’oculista. La velocità con cui si sviluppa una cataratta dipende dal singolo individuo e può variare anche da un occhio all’altro. In genere la cataratta associata all'età progredisce gradualmente nell'arco di diversi anni.

Il trattamento della cataratta richiede un operazione chirurgica atta a rimuovere il problema. Tuttavia, se i sintomi di una cataratta sono lievi è possibile che si possa semplicemente effettuare un cambiamento di lenti, il che vi permetterà di vederci chiaramente. Non esistono farmaci, integratori alimentari, esercizi o strumenti ottici che si siano rivelati utili per prevenire o curare la cataratta. La protezione dalla luce solare eccessiva può aiutare a prevenire o rallentare il progredirsi della cataratta. Gli occhiali da sole che filtrano i raggi ultravioletti assicurano un utile protezione per l’occhio.

In base alla gravità dei sintomi il paziente e l’oculista decideranno insieme quale sia il momento più opportuno per ricorrere alla chirurgia. L’intervento chirurgico per rimuovere la cataratta è di solito eseguito in anestesia locale senza ricovero. Durante l'intervento chirurgico si rimuove il cristallino offuscato dall'occhio e si provvede all’impianto di una lente intraoculare permanente.
Dopo l’operazione è necessario applicare un collirio regolarmente.

Artrosi

L’artrosi, anche detta osteoartrosi, è una malattia degenerativa delle articolazioni tra le più comuni malattie. Si verifica più spesso tra persone di mezza età e anziani. Colpisce il collo, la parte bassa della schiena, le ginocchia e le articolazioni delle dita. Circa il 70% delle persone oltre i 70 anni mostrano evidenze radiografiche di malattie artritiche, ma solo la metà degli individui presentano sintomi. L'osteoartrite (altro nome per artrosi) può colpire anche le articolazioni che sono state precedentemente danneggiate da un uso eccessivo o prolungato. I pazienti con osteoartrosi possono subire una compromissione funzionale.

L’artrosi si verifica quando la cartilagine articolare degenera e si deteriora. La causa esatta della malattia non è tuttora nota. Alcuni tipi di artrite sono ereditarie, tra queste la forma più comune è quella che causa deformità delle nocche. Questa anomalia si traduce in una variazione di amminoacidi proteici, il che comporta un precoce decadimento della cartilagine. Le donne sono generalmente più colpite da osteoporosi degli uomini.

La diagnosi dell’artrosi viene effettuata generalmente dopo la comparsa di dolori articolari. L’esame medico comporta un esame fisico, esecuzione di raggi X ed esclusione di altri tipi di malattie comuni. Il trattamento dell'osteoartrosi include misure farmacologiche e non farmacologiche volte ad alleviare il dolore e migliorare la funzione articolare. Il trattamento farmacologico inizia con l'uso di analgesici (ad esempio paracetamolo), a cui si possono aggiungere farmaci antinfiammatori non steroidei (ad esempio ibuprofene e naprossene sodico). Si possono anche adottare infiltrazioni di farmaci corticosteroidi.

Le cure non farmacologiche comprendono l'educazione del paziente, esercizi per ripristinare la mobilità articolare e la forza muscolare, aumento della capacità aerobica, riduzione del peso (se a dolere sono le gambe e le ginocchia) e applicazione di ghiaccio per alleviare il dolore.

Per i giunti gravemente danneggiati si può richiedere un intervento chirurgico di riparazione o sostituzione così da eliminare il dolore e ripristinare la normale funzione articolare. Infine per il trattamento dell'osteoartrosi ci si può recare dal reumatologo.

mercoledì 15 febbraio 2012

Cheilite

La cheilite è un’infiammazione del labbro e si presenta sottoforma di piccoli tagli e gonfiori.
Si sa che le labbra sono una zona delicata del nostro viso e sono spesso a contatto con corpi estranei che possono causare infiammazioni, che in termine medico vengono chiamate chelite.

Le cause della cheilite:

una delle cause è la mancanza della vitamina B12, contribuiscono inoltre le allergie, fattori climatici e lo stress. Non bisogna allarmarsi perché non si tratta di disturbi che nuociono alla nostra salute, basta pensare al classico herpes labiale che colpisce la maggior parte della popolazione.
Le cheliti possono colpire sia il labbro superiore che quello inferiore. Una causa è data anche da un batterio chiamato candida albicans.

Contagiosità e durata della chelite:
Le cheliti portate da allergie non hanno una durata elevata, ma regrediscono con il tempo. Possono durare al massimo 4 settimane e non sono contagiose.
Le infiammazioni portate da virus,invece, non regrediscono da sole , ma devono essere eliminate con appositi laser. Sono molto contagiose e possono essere trasmesse tramite rapporti sessuali orali a livello di labbra, lingua, cavo orale.

Le forme della chelite:

·         Chelite da allergia: è un’infiammazione portata da diverse allergie. Può essere dovuta ad allergia a determinati prodotti cosmetici, come rossetti, creme, perfino il dentifricio, se troppo aggressivo può scatenare una reazione allergica.
Non sono da meno gli alimenti che contengono elevate quantità di nichel come il cioccolato e i pomodori.

·         Perlèche : è una chelite angolare in quanto si concentra sugli angoli esterni della bocca. Si presentano delle crosticine fastidiose dovute a batteri che si sviluppano a contatto con la saliva.

·         Chelite da mughetto: è causata da un fungo chiamato candida albicans che aggredisce le mucose. Attacca il nostro organismo quando le nostre difese immunitarie sono carenti, specialmente dopo un forte periodo di stress o dopo aver assunto antibiotici.

·         Cheliti virali: esistono due tipi di che liti virali ovvero infiammazioni provocate da virus. La classica febbre o herpes. Questo virus entra a contatto in età infantile ma non si sviluppa, per poi ricomparire in età adulta sotto stimolo. Un altro virus è il papilloma. Queste croste al contrario delle altre non regrediscono da sole , ma devono assolutamente essere curate.

I sintomi della chelite:
Uno dei sintomi principali di queste infiammazioni è sicuramente la sensazione di prurito che si avverte nella zona interessata. Successivamente tale zona risulterà con un leggero gonfiore fino al formarsi della crosta. In questi casi è bene non mordersi le labbra o grattarsi in quanto si potrebbe aggravare il livello di infiammazione.

Le cure:
Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione guarisce spontaneamente. Per chi volesse accelerare i tempi di guarigione esistono in commercio diversi farmaci come cerotti o pomate che stimolano il processo di guarigione riducendo i tempi.
Nei casi più gravi come nelle cheliti virali questi rimedi non sono sufficienti. Il virus va eliminato definitivamente con appositi laser.

Alopecia areata

L’alopecia areata consiste nella perdita di capelli o peli nel resto del corpo sottoforma di chiazze o aree molto evidenti. In casi molto rari può succedere che tale patologia si sviluppi per l’intero cuoio capelluto.
E’ una malattia molto diffusa che colpisce sia gli uomini che le donne.

Le cause dell’alopecia areata:
Le cause non sono del tutto chiare, tuttavia gli specialisti pensano diverse ipotesi. La causa principale è dovuta alla disfunzione immunitaria che causerebbe la rottura dei follicoli capillari.
Un’altra ipotesi è quella genetica, infatti, alcuni individui hanno una predisposizione nei geni a tale patologia. Anche la mancanza di ferro contribuisce alla perdita dei capelli che risultano indeboliti fin dalla radice.
Non è solo una questione di genetica, un altro fattore che gioca un ruolo rilevante è lo stress.
Questa malattia non è contagiosa, ma può essere ereditata.
Per avere una corretta diagnosi basta fare un semplice esame clinico.

Forme dell’alopecia areata:
  • Alopecia barbae: si manifesta esclusivamente sulla zona della barba.
  • Alopecia totale: si manifesta in più zone della capigliatura.
  • Alopecia universale: è presente in tutto il corpo non solo sul cuoio capelluto,ma anche su ciglia, ascelle, gambe…
  • Alopecia areata monolocularis: si presenta in un solo punto della zona capillare.
  • Alopecia areata multilocularis: si manifesta in più zone del cuoio capelluto.
  • Alopecia areata ophiasis: è una forma che si presenta esclusivamente sulla zona posteriore della testa.

Sintomi dell’alopecia areata:

I primi segni sono subito visibili, infatti, è possibile notare delle aree diradate sul cuoio capelluto.
Con il passare del tempo, queste aree diventano più fitte, i capelli cadono e nella zona capillare si formano delle chiazze solitamente di forma circolare.
Prevalentemente questa malattia interessa il cuoio capelluto, ma può riguardare anche altre zone del corpo.
Nelle forme più gravi è addirittura possibile che si manifestino delle distrofie alle unghie. Esse diventano fragili e sottili e talvolta si può perdere la lunetta, comportando difficoltà nelle azioni manuali.

Le cure:
Può succedere che questa patologia scompaia da sola, se così non fosse esistono diverse cure.
Per stabilire qual è la terapia più idonea è bene recarsi da un dermatologo. Una volta stabilita la terapia, bisogna seguirla costantemente per qualche mese prima di stabilire se è effettivamente efficacie.
Terapia ormonale : consiste nell’assunzione di integratori alimentari a base di ormoni o uso di cortisoni.
Terapia non ormonale :  è la più leggera e la si consiglia soprattutto per i pazienti molto giovani che non hanno ancora raggiunto lo sviluppo. Consiste nell’uso di laser specifici che stimolano la ricrescita dei peli.
Nuove terapie: sono state sperimentate delle terapie alternative che hanno dato buoni risultati. Non sono trattamenti medici, ma consistono nell’ingerire degli infiammatori naturali come il ribes nero.